Negli ultimi giorni, diverse testate giornalistiche, tra cui Open di Enrico Mentana, Dissapore, Corriere della Sera e Cronache di Gusto, hanno riportato notizie riguardanti una presunta diatriba tra Olivier Verbeelen e Annamaria Verri, direttore delle “Tenute”, il primo, e chef del ristorante, la seconda. Sembra che queste testate si siano basate esclusivamente su chiacchiericci, senza mai sentire direttamente i protagonisti della vicenda. C’è chi ha parlato di “guerra” e chi, come il blog “Temporeale“, addirittura di rissa; il risultato è una rappresentazione distorta di una realtà che, onestamente – anche se fondata su reali malcontenti – poteva rimanere beatamente nelle mura di “Casa Carrisi” senza sconfinare nell’etere.
Secondo quanto riportato dai giornali, Albano Carrisi sarebbe stato costretto a intervenire per separare Verbeelen e Verri a causa di un litigio in corso. Gli articoli apparsi in rete raccontano una vicenda legata a un contrasto gestionale all’interno del resort di Al Bano, che si sarebbe risolto con una scelta pragmatica: separare le gestioni di hotel e ristorante. I toni degli articoli circolanti sono piuttosto superficiali e Al Bano viene presentato come un mediatore salomonico capace di risolvere il conflitto senza creare ulteriori tensioni.
Nonostante la perdita economica della società che gestisce il resort, l’artista (almeno secondo alcune testate) minimizza il problema e trova una soluzione pratica separando la gestione dell’hotel e del ristorante. Dal punto di vista informativo, gli articoli usciti in questi giorni offrono solo spunti mediocri, con numeri e fatti spesso distorti. Il tutto si sta traducendo in un circo mediatico, senza che nessuno si sia preoccupato di indagare approfonditamente su come sono andati realmente i fatti. Ma le cose stanno davvero così? Chi ha lanciato questo comunicato stampa? E perché proprio ora?
È triste che la stampa si occupi sempre più di gossip e sempre meno di fatti realmente rilevanti, ma è un fenomeno con cui dobbiamo fare i conti. Essendo a conoscenza diretta dei fatti e avendo letto tante informazioni imprecise sulla questione, ho deciso di fare luce sull’accaduto.
La verità sulle Tenute Al Bano: intervista al direttore Olivier Verbeelen
Come dicevo all’inizio dell’articolo, sono a conoscenza dei fatti perché non solo ho vissuto da vicino la nascita di questa nuova gestione, ma perché i due protagonisti sono amici che conoscevo già tempo prima del loro approdo nelle tenute. Annamaria Verri, storica amica dei miei genitori, fu contattata da me nel 2019 a seguito di un incontro con Al Bano, durante il quale il cantante aveva espresso il desiderio di far crescere qualitativamente il ristorante. Da quel momento ho seguito il percorso dei due protagonisti che stavano iniziando a dare maggiore lustro alle tenute. Tutto sembrava procedere per il meglio, fino all’arrivo della pandemia da Covid-19. In quel momento di difficoltà, Al Bano decide di proporre ai vari responsabili della struttura di costituire una cooperativa che avrebbe potuto garantire maggiore stabilità economica.
Screzio tra professionisti: la versione di Olivier sulle tensioni con Annamaria
Nell’intervista di ieri sera, Olivier Verbeelen mi ha spiegato che non si è trattato di un vero e proprio litigio, ma piuttosto di una diversità di vedute sulla gestione delle attività. Nel corso del 2023, Verbeelen e Verri hanno effettivamente dovuto affrontare alcuni problemi nella gestione della cooperativa. Dai dati emersi, infatti, Verbeelen chiedeva spiegazioni alla chef riguardo i conti in rosso del ristorante. Nonostante la stagione fosse andata bene dal punto di vista delle presenze, Olivier registrava spese eccessive e incoerenze amministrative. Insomma, quello che succede periodicamente in tantissime aziende costrette a fare i conti con gli ammanchi. Le tensioni di cui parlano i giornali risalgono a più di un anno fa, eppure la notizia è esplosa solo ora.
Olivier, ma chi ha fatto circolare queste notizie? Perché tutta questa inutile esposizione di panni sporchi?
“Sono il primo a rimanere sorpreso, prima di tutto perché si sta dando tanta importanza a una situazione banale e non recente. Penso ci siano cose molto più importanti in questo periodo sulle quali riflettere. Non capisco davvero come mai questo susseguirsi di notizie. Sul rapporto con Annamaria Verri, confermo che ci sono stati scontri a livello professionale, ma la soluzione è stata trovata separando le attività. Era arrivato il momento di dire: se tu la pensi in un modo e io in un altro, meglio che tu gestisca il ristorante per conto tuo e noi l’albergo, la piscina e la SPA. Così è stato. Per questo Annamaria Verri ha aperto una sua società, ‘La Vepa srl’, mentre io e altri soci continuiamo con la società cooperativa ‘Nostalgia’. Non c’è alcun contenzioso e non c’è nessun Albano Carrisi a fare da paciere”.
Quindi non c’è nessuna guerra in corso? E Al Bano? Si trova si o no tra due fuochi?
“La diffusione di notizie imprecise e non verificate possono danneggiare l’immagine delle Tenute di Albano Carrisi e il lavoro di tante persone – ci dice Olivier. A conferma che non c’è alcuna guerra intestina, ci tengo a sottolineare che abbiamo ricevuto il riconoscimento GOLD da parte di Peace&Work – organizzazione che valuta il benessere dei dipendenti e il comfort dell’ambiente di lavoro. Il premio Gold rappresenta il massimo punteggio possibile in termini di benessere lavorativo. Ma Giovanni, ti voglio anche ricordare che in questi anni, grazie al lavoro del mio team, le Tenute di Albano Carrisi hanno raggiunto importanti traguardi, come l’inserimento nella prestigiosa community “Teritoria” di Alain Ducasse e numerose pubblicazioni su riviste importanti come Vanity Fair Italia. Mi sembra che questo possa bastare.”
Considerazioni finali
Questa vicenda dimostra ancora una volta quanto sia facile per i media distorcere la realtà, trasformando normali divergenze professionali in faide mediatiche. Il caso delle Tenute Al Bano avrebbe meritato maggiore attenzione ai fatti e meno spazio alle speculazioni.
La vera domanda che dovremmo porci è: perché oggi si predilige la notizia sensazionalistica rispetto a quella approfondita? In un mondo dove le informazioni corrono veloci, il rischio è quello di sacrificare la verità in nome dell’audience.
Olivier Verbeelen ha chiarito la sua posizione e dimostrato che, al di là delle dicerie, il suo obiettivo resta quello di garantire il successo e la reputazione delle Tenute Al Bano. La speranza è che questa chiarezza possa mettere fine a inutili speculazioni e restituire il giusto valore al lavoro di chi, giorno dopo giorno, contribuisce a far crescere un’importante realtà italiana.
