Gratta il tartufo finchè vuoi
E’ proprio vero che in tempi di crisi, la ristrettezza economica stimola l’ingegno. L’attendibilità di questa proverbiale dinamica, questa volta arriva proprio dal settore enogastronomico all’interno di un di mercato – quello del tartufo – che, pensavamo fosse impermeabile a promozioni di questo tipo. Il Podere Il Riccio – tra i ristoranti più apprezzati per la selezione dei tartufi in zona Civitella della Chiana (AR) – si fa promotore, infatti, di un’idea che sta facendo il giro di comunicati stampa su moltissimi blog: lasciare ai commensali la possibilità di scegliere tra i diversi tagli di tartufo consentendo loro di “grattuggiarlo” direttamente sul piatto con addebito extra in base al consumo. Un modo inconsueto ma sicuramente attraente per avvicinare il consumatore al mondo del tartufo.
Anche se l’idea non è, in verità, nuovissima, bisogna dare atto che il Sig. Landucci è stato, però, uno dei primi a proporre il tubero pregiato a prezzi incredibilmente vantaggiosi. Lui ci racconta “acquisto in tutte le più ricche zone tartufigene del centritalia. La filosofia con cui la mia famiglia gestisce il Podere Il Riccio è quella di avvicinare le persone a un prodotto di pregio secondo la concezione di un lusso democratico. Ecco che proponiamo dei menu ricchissimi, vini compresi, a prezzi di 30 euro per il menu base e di 35 euro per il menu Royal. Questa è un’occasione anche per fare cultura del cibo e del territorio: dietro al tartufo si nascondono tante truffe ahimè, e io desidero informare il mio cliente circa il buon uso e soprattutto il buon acquisto. E per chi desidera, lo può acquistare direttamente anche al ristorante o alla Boscovivo tartufi.”
Il ristorante Podere il Riccio, oltre a proporre un
ricco menu a base di prodotti autoctoni di pregio, infatti, si propone ai suoi clienti come guida affidabile per far conoscere anche l’aspetto “culturale” del tartufo stesso. Falsi miti, leggende sulla conservazione mai confermate, educazione su come scegliere e come acquistare un tartufo… un fiume in piena già pronto alla stagione del tartufo bianco, che raggiunge la massima maturazione a cominciare da ottobre.
“Stando all’ottima stagione prevedo prezzi in media più bassi dell’anno scorso. Ciò aiuterà il comparto che certamente risente della crisi in atto. Io comunque ho sempre sostenuto che se tutti nella filiera ci accontentassimo di più, con un guadagno equo sul prodotto, il tartufo sarebbe davvero alla portata di tutti.” E allora, grattate !