Eataly a Bari: assaggia, compra e porta via
L’enogastronomia si è riappropriata della sua valenza culturale, ha sposato strategie di marketing vincenti, si è legata al business del turismo ed ha creato un mercato in crescita continua ed economicamente redditizio. Eataly di Bari ne è l’ultimo esempio di successo. Una catena alimentare con punti vendita specializzati in generi alimentari tipici di eccellente qualità.
Punti vendita in Giappone, a New York, e in Italia tante altre nuove prossime aperture come a Firenze, Milano Smeraldo e Piacenza. Fuori dai confini nazionali Dubai ed Istanbul. Eataly Bari, l’ultimo gioiello, quello appena inaugurato a Bari, sul lungomare, nella Fiera del Levante. Ottomila metri quadrati disposti su due piani: al piano inferiore la zona mercato, con acqua, bibite, olive, spezie, e reparto ortofrutta, il ristorante delle verdure, la rosticceria, per l’aperitivo, Vino Libero e la Birreria artigianale, la caffetteria Illy, la gelateria alpina Lait, la pasticceria. L’enoteca ha un vasto assortimento di vini nazionali con i vini pugliesi a far da bella vetrina e la birreria propone le migliori etichette artigianali, italiane e non. Al piano superiore, i ristoranti di Bari e non solo; ristoranti monotema con le terrazze sul mare, dove si possono gustare pasta, pizza, pesce, carne, fritto. Di questi prodotti, la metà circa è di provenienza della Regione Puglia. A seguire, una piadineria romagnola, la macelleria, la pescheria, un laboratorio di pasta fresca e di panetteria, uno per la produzione della mozzarella. Nella sede di Eataly Bari, è stata anche allestita un’area didattica, affidata a due chef pugliesi, Peppe Zullo e Pietro Zito, che insegneranno ai visitatori appassionati a cucinare i piatti tipici pugliesi, un’altra area è dedicata invece ai dolci della tradizione e trova spazio anche una scuola di cucina domestica. Infine, per chi il buon cibo ed il buon bere lo vuole anche leggere, una libreria.
Un investimento pari a 20 milioni di euro, 200 i dipendenti impiegati. Eataly è una realtà imprenditoriale di grande importanza con numeri da capogiro, soprattutto se si tiene conto della generale crisi dei consumi che ha colpito l’ Italia. Nel 2012, Eataly ha avuto ricavi per 106 milioni di euro. Testimonianza concreta del fatto che puntare sulle eccellenze del nostro paese per muovere l’economia, l’occupazione, i consumi, funziona, funziona davvero. Eataly ha realizzato un percorso enogastronomico completo, si può comprare e portar via, si può mangiare nei ristoranti mono tema, ci si può informare e formare nelle aule didattiche, con l’obiettivo di trasformarsi in mangiatori consapevoli ed essere soggetti attivi nelle proprie abitudini, per il proprio benessere e, come dicevamo in principio, per il benessere della comunità intera; non a caso il filosofo tedesco Feuerbach, indicava una nuova via di pensiero che riconosceva nell’alimentazione il presupposto della cultura umana “Un popolo può migliorare migliorando la propria alimentazione. Noi siamo quello che mangiamo”.