L’Abruzzo è una regione ricca di tradizioni gastronomiche, ma pochi piatti rappresentano l’identità del territorio come gli arrosticini. Questi spiedini di carne di pecora, cotti alla brace su una particolare griglia chiamata fornacella, sono infatti diventati negli anni un vero e proprio simbolo della cultura culinaria locale e un piatto irrinunciabile per chiunque visiti la regione.
Origine degli arrosticini: qual è la storia degli spiedini di pecora abruzzesi
Simbolo della tradizione gastronomica abruzzese, gli arrosticini affondano le proprie radici nella cultura pastorale della regione e risalgono probabilmente al XIX secolo, quando, di fronte all’esigenza dei pastori transumanti di consumare pasti semplici, nutrienti e facili da preparare durante i loro spostamenti tra i pascoli, nelle zone montuose abruzzesi si diffuse l’abitudine di tagliare la carne di pecora in piccoli pezzi, infilzarla su spiedini di legno e cuocerla su bracieri improvvisati: una tecnica che permetteva di valorizzare anche le parti meno pregiate della carne, garantendo un’alimentazione sostanziosa ai pastori.
Con il passare degli anni, gli arrosticini sono diventati un piatto identitario abruzzese e oggi vengono preparati con carne di pecora giovane o castrato e cotti su una particolare griglia lunga e stretta, chiamata fornacella, capace di garantire una cottura uniforme della carne; ideale da servire accompagnata da fette di pane unto con olio extra vergine d’oliva e vino rosso locale, il Montepulciano d’Abruzzo.
Come cucinare gli arrosticini abruzzesi: ricetta tradizionale e varianti
La ricetta tradizionale degli arrosticini è semplice ma occorre prestare particolare attenzione al taglio e alla cottura della carne.
Gli ingredienti
- carne di pecora o castrato
- sale
- olio extra vergine d’oliva
- bastoncini di legno
La preparazione
Taglio della carne. La carne di pecora viene tagliata in cubetti di circa 1cm per lato, alternando le parti più magre con quelle leggermente più grasse per mantenere un buon equilibrio al momento della cottura.
Preparazione degli arrosticini. I cubetti di carne vengono infilzati in bastoncini di legno della lunghezza di circa 20cm, facendo attenzione a non pressarli troppo.
Cottura. Gli arrosticini vengono cotti su una fornacella con una brace ben calda ma senza fiamme vive e avendo cura di girarli spesso per ottenere una cottura omogenea.
Condimento. Gli arrosticini vengono salati e spennellati con un filo d’olio extra vergine d’oliva.
Una volta pronti, gli arrosticini vengono serviti in mazzetti all’interno di appositi contenitori di terracotta, mangiati caldi, direttamente dallo spiedino, e accompagnati da pane casereccio e un buon bicchiere di Montepulciano d’Abruzzo.
Le varianti
Oltre alla versione tradizionale classica, negli ultimi anni sono nate diverse varianti degli arrosticini, quali:
- gli arrosticini di fegato;
- gli arrosticini di altre carni, come maiale, pollo, tacchino e manzo;
- gli arrosticini gourmet, marinati con erbe e spezie o presentati con particolari glassature.
Nonostante queste reinterpretazioni, tuttavia, la versione tradizionale resta senza dubbio la più amata dagli abruzzesi.