Tassa su patatine, cibi grassi e bibite gassate
Carlo Petrini è da anni inascoltato circa il suo invito a boicottare merendine grassi e bibite gassate dalle calorie “vuote”. “Piatti tradizionali, ricette ricche di storia, prodotti che rappresentano cultura e territorio – dice il fondatore di Slow Food e di terra Madre – questo dovrebbe essere il “mangiare”: amare e vivere, degustare e sentire, assaporare e gioire di quello che la nostra terra, la nostra cultura ci offre e che i nostri operatori ci permettono di trovare ogni momento sulla nostra tavola. E invece ci stiamo dirigendo verso un paese di futuri obesi.” Parole di indiscutibile valore, spesso non ascoltate.
L’ultimo studio condotto dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa parla di obesi in età adulta pari al 10% della popolazione per un costo sociale annuo di 8,3 miliardi che si ripercuote sulla spesa pubblica in termini di cure mediche (soprattutto per malattie cardiovascolari e diabete). Forse per questo o forse per finanziare semplicemente la sanità e la costruzione di nuovi ospedali che il Ministero della Salute sta pensando di introdurre una nuova tassa: la tassa sul cibo spazzatura. Idea grandiosa vero? Commenti a parte, sappiamo bene che hamburger, patatine, bibite gassate, soft drink, merendine & C. non solo non portano benefici nutrizionali, ma creano seri danni alla salute; sono i cosiddetti alimenti a calorie vuote. Per capire, confrontiamo una lattina di bevanda dolce gassata con una mela: in entrambi i casi ci sono 100 calorie di zuccheri semplici, ma nel primo non c’è altro, mentre nel secondo arrivano all’organismo vitamine, minerali e fibra alimentare. Ecco, questo cibo di zuccheri “vuoti” solletica di più i neuroni della gratificazione. E dà assuefazione.
Esemplare lo studio pubblicato da Nature Neuroscience l’anno scorso, sui topolini del laboratoprio dello Scripps Research Institue in Florida. Dopo un mese e mezzo di dieta a base di bacon, salsicce, torte e cioccolato, iniziavano a comportarsi come veri e proprio drogati: mangiavano in continuazione e volevano alzare la dose. Cosa succedeva? Il piacere da cibo si trasmette attraverso il neurotrasmettitore della dopamina. Quando c’è sempre più dopamina in circolo, il cervello diminuisce il numero dei recettori. Ed ecco che devi alzare la dose di cibo spazzatura per averne lo stesso piacere di prima. Su queste tasse che nessuno si lamenti!