Truffa dell’olio taggiasco DOP in Liguria: una sconfitta per la tutela delle eccellenze italiane

Truffa dell’olio taggiasco DOP in Liguria: una sconfitta per la tutela delle eccellenze italiane

La Liguria, regione rinomata per la produzione di olio extra vergine d’oliva di alta qualità, è stata recentemente teatro di una significativa frode alimentare. Una coppia di Albenga è stata infatti accusata di aver commercializzato circa 18.000 litri di olio d’oliva comunitario (proveniente da paesi dell’Unione Europea), etichettandolo fraudolentemente come olio taggiasco DOP.

Un caso di frode, questo, che ha scosso il settore agroalimentare italiano e ha messo ancora una volta in evidenza rischi e difficoltà nella tutela delle eccellenze italiane. Ne parliamo in questo articolo.

Olio taggiasco DOP contraffatto: un campanello d’allarme per il settore agroalimentare italiano

La Guardia di Finanza di Savona, in collaborazione con l’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi (I.C.Q.R.F.) di Genova, ha recentemente smascherato una truffa legata a dell’olio d’oliva comunitario etichettato e venduto come olio taggiasco DOP; un prodotto che, per definizione, deve essere ottenuto esclusivamente da olive coltivate e lavorate in Liguria.

Olio taggiasco DOP: cosa sapere e come difendersi dalle frodi

Riconosciuto come uno dei simboli della tradizione e della qualità agroalimentare italiana, l’olio taggiasco DOP, derivato dalla pregiata varietà d’oliva taggiasca, che viene coltivata principalmente nella provincia di Imperia, è apprezzato per il suo gusto delicato, leggermente fruttato e con sentori di mandorla dolce.

La Denominazione di Origine Protetta (DOP) garantisce che l’olio sia prodotto esclusivamente con olive coltivate e lavorate in Liguria, seguendo metodi tradizionali che rispettano rigorosi standard di qualità e rappresentando quindi una garanzia per il consumatore ma richiedendo anche costi e impegni significativi per i produttori.

Per questo motivo, la contraffazione nell’industria dell’olio d’oliva non è purtroppo una novità e, oltre a tradire la fiducia dei consumatori, continua a penalizzare i produttori locali onesti. È pertanto fondamentale:

  • acquistare l’olio da produttori locali;
  • leggere attentamente l’etichetta, cercare la certificazione DOP e controllare che siano riportati il luogo di origine e di produzione;
  • verificare la tracciabilità online;
  • diffidare sempre dei prezzi troppo bassi, in quanto un olio extravergine d’oliva di qualità ha un costo elevato che riflette il processo produttivo e le materie prime utilizzate.

Il caso della truffa dell’olio taggiasco DOP in Liguria è un campanello d’allarme per tutto il settore agroalimentare italiano. Proteggere le eccellenze locali non è infatti più solo una questione economica, ma anche culturale e identitaria.

Come consumatori, abbiamo il dovere di sostenere i produttori onesti, scegliendo con attenzione ciò che acquistiamo e come paese, abbiamo il dovere di investire in controlli più rigorosi e in tecnologie che possano garantire la qualità dei prodotti italiani, nonostante le sfide siano molteplici e sempre più complesse.