Crazy Pizza, la catena di Flavio Briatore e Francesco Costa, entro la fine dell’estate aprirà a Napoli. La comunicazione è arrivata direttamente dall’imprenditore piemontese che, dopo aver dato la clamorosa notizia alla stampa, aggiunge: “Crediamo che la nostra formula di fine dining diversa e unica possa essere una aggiunta stimolante al panorama gastronomico locale“. Sono in molti, però, a criticare la scelta di questa nuova apertura. Napoli, infatti, è la città riconosciuta in tutto il mondo per essere la patria della “verace pizza napoletana”, mentre quella del gruppo Majestas è una pizza che nulla ha a che vedere con il disciplinare e con i “dettami” della pizza Partenopea.
Crazy Pizza: un modello di business di successo
Crazy Pizza, cita il copy del sito ufficiale “è un nuovo concetto di ristorazione elegante e glamour che porta passione e spirito dell’Italia sulla tua tavola, con un tocco di stile ai piatti italiana per eccellenza e un’atmosfera rilassata ma vibrante”. Sempre sul sito web ufficiale è spiegato che la loro è una ricetta “segreta” con un impasto con pochissimo lievito, che dà vita a una pizza molto sottile e – a detta loro – “una reinvenzione squisitamente leggera ma appagante di un piatto iconico italiano”. Vediamo nel dettaglio cosa significa davvero l’arrivo di una “pizza di lusso” nella capitale della pizza verace e quali possono essere gli scenari possibili nei mesi successivi.
Dal 2019, Crazy Pizza ha registrato una crescita impressionante, chiudendo il 2023 con un fatturato di oltre 25 milioni di euro e nel 2024 sta puntando a superare quota 45 milioni. Con un Ebitda (ovvero “utili prima degli interessi, delle imposte, del deprezzamento e degli ammortamenti”) che supera il 20%, la catena di pizzerie ha dimostrato di saper combinare efficienza e redditività nel settore della ristorazione.
La strategia di espansione di Crazy Pizza ha portato all’apertura di locali in città come Londra, Milano, Monte Carlo, Porto Cervo, Roma, Doha, Kuwait City, Riyadh, Catania, Bahrain, Varazze, Forte Dei Marmi e Saint Tropez. Ora, con l’apertura imminente a Napoli, il brand mira a consolidare ulteriormente la sua autorità nel mercato.
Pizza bassa e croccante che sfiderà la tradizione napoletana
Crazy Pizza è nota per le sue pizze sottili e croccanti, realizzate con un impasto speciale quasi privo di lievito. Questa caratteristica, che promette una maggiore digeribilità, rappresenta un netto contrasto con la verace pizza napoletana, famosa per il suo cornicione alto e soffice. La scelta di aprire a Napoli potrebbe sembrare una provocazione, ma per Briatore si tratta di un passo necessario per affermare il brand in uno dei mercati più importanti del mondo.
La verace pizza napoletana è un’arte: il disco di pasta deve essere steso esclusivamente con le mani, spostando l’aria dal centro verso l’esterno per creare il caratteristico cornicione. La pizza deve essere facilmente ripiegabile su se stessa e il cornicione deve essere di 1-2 cm, gonfio e dorato. Crazy Pizza, con il suo impasto sottile e croccante, si presenta quindi come un’alternativa radicale alla tradizione locale che porterà sicuramente una divisione mediatica tra gli integralisti della vera pizza campana e i curiosi aperti a nuove soluzioni ricettive e gastronomiche.
Quanto costano le pizza di Crazy Pizza di Briatore
Aprire a Napoli con prezzi che superano di gran lunga la media cittadina rappresenta una sfida non da poco. Una pizza Margherita nei locali di Briatore costa 17 euro, contro i 4,50-8 euro di una pizza tradizionale napoletana. La pizza più costosa del menù, la Pata Negra, raggiunge i 68 euro. Briatore difende i prezzi, sottolineando l’esperienza di lusso offerta nei suoi locali, con personale qualificato, dj set e un’atmosfera esclusiva.
Il menù delle polemiche di Crazy Pizza
Il menù di Crazy Pizza a Napoli rifletterà i prezzi elevati già visti nelle altre città. Ecco alcuni esempi:
- Margherita: Salsa pomodoro, mozzarella di Bufala e basilico – 17 euro
- Pata Negra: Salsa pomodoro, mozzarella di Bufala e prosciutto Pata Negra Joselito – 68 euro
- Tartufo: Mozzarella di Bufala, crema al tartufo con funghi e scaglie di tartufo nero fresco – 55 euro
- Salmone: Mozzarella di Bufala, Provola fresca affumicata, crème fraîche, salmone affumicato, erba cipollina e pepe bianco – 34 euro
Perché aprire a Napoli è una scelta inevitabile
La decisione di aprire a Napoli, pur rischiosa, sembra inevitabile per un brand che vuole consolidarsi e crescere ulteriormente. La città della pizza verace rappresenta una tappa obbligata per chiunque voglia essere riconosciuto come un protagonista nel mondo della ristorazione.
Crazy Pizza riuscirà a conquistare i palati napoletani con la sua formula di “fine dining”? Solo il tempo lo dirà. Tuttavia, la scelta di Briatore di entrare nella patria della pizza con una proposta così diversa, dimostra coraggio e ambizione, caratteristiche che hanno finora premiato il suo modello di business.