Guida Michelin 2016 tutto sulla rossa dal 10 dicembre
Con circa 50 nuovi ristoranti segnalati (tra nuovi stellati e Bib Gourmand) ed un totale di 334 Stelle assegnate, l’Italia si conferma la seconda selezione più ricca al mondo: questo il nuovo panorama fotografato dalla Guida Michelin 2016 presentata lo scorso 10 dicembre all’interno del prestigioso Mercedes Center di Milano.
Nella 61a edizione della Guida Michelin Italia gli 8 tristellati dell’edizione 2015 confermano di avere una cucina che “vale il viaggio”, e quindi le 3 stelle Michelin: Piazza Duomo ad Alba, Da Vittorio a Brusaporto, Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio, Reale a Castel di Sangro, Enoteca Pinchiorri a Firenze, Osteria Francescana a Modena, La Pergola a Roma e Le Calandre a Rubano. Sono 38 i ristoranti che “meritano una deviazione”, e quindi le 2 stelle Michelin. Tra questi, due significative novità: Casa Perbellini a Verona, dello chef Giancarlo Perbellini e Gourmetstube Einhorn a Mules, dello chef Peter Girtler.
Ecco chi sono i 26 nuovi ristoranti 1 stella della Guida Michelin 2016
Sono 288 i ristoranti dall’ottima cucina premiati con una stella, di cui 26 novità. Ci sono 3 novità a Milano, città che è ulteriormente cresciuta grazie a EXPO 2015. I ristoranti Seta by Antonio Guida, all’interno del Mandarin Oriental, una cucina che abbraccia “terra e mare, proponendo piatti dall’intrigante intreccio di sapori e influenze orientali, che dall’Italia raggiungono mete internazionali.” Tukuyoshi: YoJi Tokuyoshi, chef che ha lavorato al fianco di Massimo Bottura, “propone una cucina tricolore inedita, reinterpretata con sguardo nipponico, tecnica sopraffina e forte personalità.” Armani Ristorante: chef Filippo Gozzoli. “Piatti sapidi e ben preparati, in linea con le tendenze attuali: un mix di creatività, tecnica ed ingredienti mediterranei.”. Nelle Isole Eolie, viene premiato Signum di Salina, un “ristorante dell’omonimo Hotel, incastonato in un antico borgo, dove è possibile gustare i sapori mediterranei proposti da una giovane e talentosa chef ventiseienne, Martina Caruso, che rivisita i piatti del territorio con un tocco di freschezza e creatività.” A Linguaglossa, il Ristorante Shalai. “In dialetto siciliano significa gioia piena, lo stato d’animo che vi abiterà sedendovi al desco di questo elegante ristorante, dove vi attendono sapori mediterranei rivisitati in chiave moderna dallo chef Giovanni Santoro, classe 1984.” . A Dolegna del Collio, L’Argine di Vencò dispone solo di una ventina di coperti, che ricevono le attenzioni di Antonia Klugmann: scelta ristretta per assicurare la freschezza dei prodotti che subiscono poche trasformazioni, accostamenti originali, sapiente uso di erbe aromatiche. La cifra della sua cucina!
Brutte notizie per Combal.Zero di Davide Scabin bocciato dalla Rossa (passa da 2 a 1 stella)
Non si può parlare di Guida Michelin 2016 senza parlare di Davide Scabin e della pesante “bocciatura” del suo ristorante che passa da due stelle a una stella. Il tam tam sui social è immediato: su twitter i cinguettii sono di incredulità, come quello di Albert Sapere, organizzatore delle “Strade della Mozzarella” e appassionato gourmet che dice “ho una visione differente dalla Michelin su Davide Scabin” o come Bob Noto, tra i più apprezzati fotografi di food al mondo che con amara ironia pubblica su Facebook i suo non elegantissimo ma sicuramente efficace “Je Suis Scabin” a sottolineare una sensazione di incredibile ingiustizia. Davide Scabin è lo chef rock star per eccellenza, il mix di genio e sregolatezza che affascina con le idee e convince coi fatti i gourmet di tutto il mondo. Tra i suoi ultimi successi, quello di Gelinaz Shuffle in cui ha fatto parte dei 39 cuochi selezionati nei 5 continenti che si sono scambiati il ristorante: ha fatto impazzire il pubblico di New York reinterpretando la cucina cinese di Mission Chinese Food. Chi di recente si è seduto al suo tavolo a Rivoli ha trovato una cucina in gran forma, un servizio d’alto livello, il tutto incastonato nella struttura museale d’arte contemporanea al Castello di Rivoli. Il tutto mentre l’eclettico Scabin si dedica a progetti di “ritorno al futuro”, come valorizzare il concetto di trattoria portando le tradizioni di ieri nella ristorazione alta contemporanea.